lunedì 30 gennaio 2012

Franca Bertagnolli: velluto, colore, magia

Arrivano da Egg le creazioni di Franca Bertagnolli: borse e pochette in raffinato velluto di seta che Franca raccoglie in uno dei vellutifici storici italiani e lavora con tecniche di colorazione e ricamo che trasformano il materiale dandogli vita e luce.

Vita e luce che rispendono nella scelta dei colori, negli abbinamenti azzardati e raffinatissimi, nella cura dei dettagli e danno vita a borse must have che sono delle autentiche compagne di vita e di strada, tanto originali da abbinarsi perfettamente a qualsiasi stile abbiate scelto, dal sobrio all black ai capricci street.
Ovviamente, ogni pezzo è unico, impossibile da replicare o duplicare: così che più che scegliere un accessorio di Franca è più corretto dire che è l'accessorio a sceglierci.

Una laurea in architettura, una passione per la scenografia e l'arte che l'ha condotta a disegnare ed arredare maison de charme e elementi d'arredo, Franca è la maga sorridente che ama il colore e il materiale al punto da trasformare quest'amore in oggetti concreti e vissuti, indissolubilmente legati alla leggerezza raffinata che è la cifra del suo stile inimitabile.

sabato 21 gennaio 2012

Mettiamoci il cuore



Si, in effetti bisogna metterci il cuore: in ogni cosa, e in ogni momento.
Poi arriva l'attimo in cui ci si ride un poco sopra, di questo nostro romanticissimo affanno, e si ride un poco anche di noi.
Così, nell'orgia cuoriciosa che sta per abbattersi con San Valentino sui nostri capi innocenti, abbiamo pensato di essere rosa, di essere glitter, e di essere cuoriciose in modo un pochino alternativo, ridendoci sopra.
Alle nostre clienti, per san Valentino, regaliamo il cuore di Pubella: indovinate a cosa potrebbe servire tutto questo glitter rosa?



venerdì 20 gennaio 2012

Carnevale in arrivo: da che mi vesto - 1?

Il primo costume facile e sexy che suggerisce Eleonora, sulla base del suo saggio "mai imbruttirsi, nemmeno in maschera", è un costume da coniglietta di Playboy.
In realtà io avevo votato per un costume da pattumiera, ma Eleonora mi ha inseguito con un nodoso randello spiegandomi democraticamente che la questione non era in discussione, per cui mi sono adeguata, soprattutto perchè temo molto il dolore fisico.

Vi servono pochissime cose: un paio di calze a rete nere, delle tacco 12 nere (che in teoria dovremmo tutte avere nell'armadio), un costume da bagno nero, un po' di ovatta bianca o un ponpon bianco (per la coda), una camicia bianca in fin di vita alla quale staccare senza pietà polsi e colletto.
Le orecchie possono essere ricavate da un vecchio cerchietto al quale aggiungere le orecchie vere e proprie, create con un paio di vecchie calze e una sagomina di cartone.
Ovviamente, è adatto più che altro a feste in ambienti adeguatamente riscaldati: per l'esterno.
Se vogliamo rendere più luccicoso il costume andiamo di orecchini giganti con boule lucenti, o in pizzo nero vetrificato, e di braccialetti luminosi.

venerdì 13 gennaio 2012

Comic & Vanity

Comic & Vanity

In principio era la carta, da arrotolare, fissare e trasformare in fusi compatti. Scelta per la sua sostanza, non per il contenuto o per il segno.
Poi Eleonora ha ricordato le vecchie, bellissime mostre trevigiane dedicate al fumetto: molti di voi non sanno che a Treviso negli anni '80 era attiva una mostra mercato del fumetto che attirava in città visitatori da tutta italia.

Ricordo ancora i cataloghi di quella mostra, che si dipanava lungo tutti gli spazi della città, da palazzo dei Trecento al palazzo della Borsa e alla loggia dei Cavalieri.
Nel corso di quelle rassegne abbiamo potuto goderci Moebius e i Metal Hurlant; abbiamo visto dal vivo la perfezione delle tavole di Crepax e di Pratt, scrutando Valentina e Corto dalla testa ai piedi: molti di noi hanno raccolto l'autografo o lo schizzo di maestri come Altan e Bonvi.

Malinconie a parte, quando a Treviso è stata riproposta una mostra del fumetto, poteva la Eleo far finta di niente?
E certo che no: dai suoi occhi e dalla sua testa sono nate le collane, i bracciali, gli orecchini e i ciondoli della serie Comic, incentrate sull'amatissimo Diabolik (non è per nulla per caso che anche il nostro eroe sia frutto dell'immaginazione di due donne eh?); poi i paperini, viaggiatori delle fantasie della nostra infanzia. Dylan Dog, indagatore dell'incubo ( e gran bel pezzo di figliolo), Flash Gordon (che spero nessuno ricordi per l'ignobile film che gli dedicarono secoli orsono).

Per confermare quanto il fumetto sia amato, seguito, ricordato martedì scorso abbiamo avuto in negozio due clienti a scegliere le collane Diabolik: lei una dolcissima ragazza brasiliana, docente di matematica a Sidney, lui gentile, un po' timido, divertito.
Che dopo qualche tempo ci ha raccontato di essere trevigiano d'origine ma di aver scelto la Nuova Zelanda come patria, dove oggi lavora nel team che si occupa degli effetti speciali de "Lo Hobbit" dopo aver iniziato la sua esperienza con "Avatar".
Ha raccontato di non avere una formazione vera e propria nel settore degli effetti speciali, ma di essere partito dopo aver risposto ad un annuncio di recruiting e di aver iniziato così la sua avventura in technicolor.
Una storia quasi da fumetto.