sabato 25 giugno 2011

Lavori in corso

La situazione è questa: Eleonora sta impiccata in cima alla scala ad aggiustare la presa elettrica di una lampada che ha deciso di ribellarsi. Io sto finendo di dipingere lo zoccolino della parete.
All white: stiamo partorendo Egg, e la radio suona reggae anche se è febbraio e fuori piove, un freddo porco.
Arrivano in due: moglie e marito, certamente. Si vede da come camminano - lentissimi ma all'unisono, con quel accompagnarsi sincrono che è segno di una vita vissuta insieme. E dev'esser una vita lunga, perchè a occhio e croce han tagliato il nastro dei settanta da un bel pezzo.
Lei infila la testa dentro: "Cossa vien quà?" (1)
Eleonora ondeggia sulla scala, e spiega il progetto.
"A che brave! E fè tuto da sole?" (2)
Ovviamente si, raccontiamo, mostrando orgogliosamente trapani e pennelli.
Lei si gira, e chiama il marito, che con le mani incrociate dietro la schiena e l'aria malmostosa di chi è rassegnato a queste situazioni torna indietro.
"Toni, Toni vien vèdar! Varda le signore che brave che le sè. E fa tuto sole. E dèso, me cambitu a lampadina del bagneto?" (3)
E salutandoci trionfante, se ne va, portandosi via con un guinzaglio immaginario Toni che la segue a schiena curva.


1 (Che negozio aprirà? )
2 (e fate tutto da sole?)
3 (Toni, Toni, vieni a vedere. Guarda le signore come sono brave. Fan tutto da sole. Adesso, la lampadina del bagno piccolo, me la cambi?)

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